E se un giorno un viaggiatore …

L’uomo che viaggia e non conosce ancora la città che lo aspetta lungo la strada, si domanda come sarà la reggia, la caserma, il mulino, il teatro, il bazar. In ogni città dell’impero ogni edificio è differente e disposto in un diverso ordine: ma appena il forestiero arriva alla città sconosciuta e getta lo sguardo in mezzo a quella pigna di pagode e abbaini e fienili, seguendo il ghirigoro di canali orti immondezzai, subito distingue quali sono i palazzi dei principi, quali i templi dei grandi sacerdoti, la locanda, la prigione, la suburra. (I.Calvino – Le città invisibili)

E quali opere troverà il viaggiatore nei palazzi dei principi e di che opere stiamo parlando. Quadri, statue, affreschi, monumenti, manoscritti, e note biografiche sull’autore, e riferimenti alla loro collocazione e situazione. Servirebbe un catalogo che le classifichi in qualche modo, che ne indichi il precorso e la traccia.

E’ quello che il Comune di Varese intende fare: creare il Catalogo generale delle proprie opere d’arte esposte al Castello di Masnago, ai Musei civici, a Villa Mirabello. Saranno le ristrettezze economiche ma forse anche la voglia di coinvolgere gli appassionati cittadini che ha spinto l’Assessorato alla Cultura a sollecitarli a contribuire economicamente con un progetto di crowdfunding.

In pratica è possibile finanziare privatamente l’iniziativa con piccoli contributi di qualche euro collegandosi al sito http://www.buonacausa.org/cause/catalogomuseivarese entro il 31/05/2013. Ad oggi, già una ventina di sostenitori hanno aderito all’idea per 730 €. Chi ben comincia …

Che fine ha fatto la collezione Pogliaghi di Varese?

ImmagineVorrei segnalarvi un’intervista a Sergio Redaelli riportata da ArteVarese (http://www.artevarese.com/av/view/video.php?sys_docid=1790) sul futuro della Casa Museo Pogliaghi del Sacro Monte di Varese. Sono tempi duri per pensare a fondi pubblici per il suo restauro. Si auspica di dare un futuro a questo luogo magico che negli anni “80 era la meta per me e per tanti altri studenti e sognatori. Che fine hanno fatto gli oggetti della collezione di Lodovico Pogliaghi? Io ne ho un ricordo bellissimo e ho ritrovato alcune diapositive scattate all’interno della villa.

Sarebbe bello poter condividere con tanti altri varesini curiosi le loro foto. Magari ne potrebbe nascere qualche iniziativa per sensibilizzare l’Arcivescovado, il FAI o un’altra associazione benefica. Postate quì i riferimenti grazie.

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