REMO BRINDISI CON GLI OCCHI DI UN ALTRO

Qui c’è un paradosso, un paradosso bellissimo, che io non riesco a risolvere. Se davvero esiste una differenza fondamentale fra esperienza e descrizione, fra conoscenza diretta e mediata del mondo, come mai il linguaggio riesce ad essere così potente? Il linguaggio, questa invenzione squisitamente umana, può consentire quello che, in linea di principio, non dovrebbe essere possibile. Può permettere a tutti noi – perfino a chi è cieco dalla nascita – di vedere con gli occhi di un altro. (O.Sacks – L’occhio della mente – Adelphi)

E’ strabiliante constatare quanta delicatezza e attenzione il Museo Parisi-Valle di Maccagno abbia mostrato nei confronti dei ciechi e degli ipovedenti in occasione della mostra personale di “Remo Brindisi”. Le opere esposte hanno una breve trascrizione in Braille e all’ingresso è disponibile un catalogo descrittivo con testi stampati in un corpo molto grande per facilitarne la lettura. Chi non ha mai dimenticato gli occhiali a casa, scagli la prima pietra. E c’è chi fa di più: si chiama “Vedere con le mani per conoscere l’arte” ed è un progetto lanciato dall’Unione nazionale italiana volontari pro ciechi (Univoc). A prendervi parte, alcuni tra i maggiori musei di Torino e del Piemonte.

Una ragione in più per una visita rilassante sul lago Maggiore. La mostra è aperta dal giovedì alla domenica fino al 8 settembre 2013.