Scelta
L’atto del preferire una certa possibilità tra le diverse possibilità offerte; la scelta viene eseguita come risultato di una volontaria decisione da parte di qualcuno.
Secondo Wasserman, la scelta è l’atto in cui si esprime l’essenza della componente umana dell’essere. Quest’argomento fu esposto nell’ambito della discussione che Neigel e Wasserman avevano avuto riguardo al futuro del piccolo Kasik, quando Kasik stesso cominciava a essere in grado di capire. Erano le 03:00, l’ora in cui Kasik si era svegliato dal suo sonno di Crescenza e si trovava di nuovo nel tempo corrente e pretese che Fried gli dicesse chi lui stesso, Kasik, era. «Tu sei ciò che scegli di essere» gli rispose il dottore, poi aggiunse, cortesemente, che avrebbe voluto che Kasik scegliesse di essere un uomo. «Forse l’illustre Dottore insegnerà anche a me come si sceglie di essere un uomo?» chiese Neigel, con scherno. «Ho sempre pensato che uomini si nasce, no?» E così si era accesa la discussione. Secondo Wasserman, uno si fa uomo quando sceglie di rispettare, e di mettere in pratica, certi valori, certi comandamenti. Neigel sosteneva, invece: «Ma anch’io ho fatto una scelta!». Wasserman: «Pardon?». Neigel: «La scelta di mettere io stesso in pratica i valori del Movimento e del Partito, e i comandamenti di uccidere, ma per questo sono meno uomo io di te? Se un uomo è capace di compiere qualcosa, vuol dire che è una cosa umana, no? E cosa ne direbbe, di questo, la tua morale ebreinica?». Wasserman: «Herr Neigel! Da sé ben si comprende che fare la scelta che io intendo significa scegliere i più eccelsi valori dell’uomo. Quelli che sono solo e soltanto valori umani, umanistici. In quanto che con ciò tu, per così dire, ti ricrei di nuovo dall’inizio e ti salvi». Neigel, con un sorriso ostinato: «E io ho scelto l’altra via. Ho scelto di uccidere! L’ho deriso! Come puoi dire che questa non è una scelta? Lo sai quanto è grande lo sforzo richiesto per decidere una cosa così?». Wasserman: «Ahi…Non si sceglie di cominciare ad assassinare, Herr Neigel. Si continua solo a farlo… e lo stesso vale per quanto riguarda il cominciare a odiare il proprio prossimo, o a fargli del male… si continua soltanto. Invece si deve decidere e scegliere, coscientemente, di non assassinare… di non odiare… questa è la radice della diversità, io penso…».
Vedi anche alla voce: Decisione.
(David Grossman – Vedi alla voce: amore – L’enciclopedia completa della vita di Kasik – Mondadori)