La rete cattura più il Corto che il Lungo

Spente le luci, archiviate le opere, chiusa la porta, “Il corto letterario e l’illustrazione 2010” dell’associazione Il Cavedio ha avuto una coda di accaniti lettori su questo blog. Da circa un mese, a mente fredda, chi per una ragione chi per un’altra, alcuni fan-atici hanno visitato in lungo ed in largo i post dei 24 racconti pubblicati. Molti tra questi addirittura  si sono presi la briga di esprimere un giudizio, non chiedetemi se per rivalsa o per spirito olimpico, ma ben 177 sono stati i voti espressi.

Ora dire che il campione sia poco significativo, che la giuria popolare sia poco qualificata, che mamme, zie e fidanzati si siano schierati per partito preso, sono solo spunti relativi per la discussione. Certo è che chi è più abituato ad usare il mouse e lo smart-phone, ha un gusto leggermente diverso dalla giuria ufficiale. Qui sta la differenza tra la classicità della canna da pesca e la casualità della rete.

Il risultato numerico poco ci interessa ma … è sfizioso constatare che “Ed è così bianco come la neve” sia stato il preferito tra i racconti brevi e che “Etil ed il castagno” quello tra i racconti lunghi.

Una considerazione oggettiva però va fatta: i racconti lunghi si prestano poco ad una lettura veloce via Internet. Non è una scoperta constatare che i racconti brevi abbiano catturato molto di più l’attenzione del fan-atici (146 voti) rispetto a quelli lunghi (31 voti). La rete cioè cattura più il Corto che il Lungo.

Per gli amanti delle statistiche rimando alle immagini che seguono. Per tutti gli altri arrivederci alla prossima edizione del concorso.