La libellula tra i tappeti
Sari tesseva l’ultimo tappeto della giornata.
L’odore di lana e il dolore delle bolle sulle sue mani erano per lei un’abitudine.
Lavorava da cinque anni nella fabbrica di tappeti del signor Qubosal e, nonostante ne avesse soltanto dieci, aveva già provato sulla sua pelle che cosa significava non eseguire un ordine del padrone.
Ma la sera era sua. Non eseguiva gli ordini di nessuno!
Così si sdraiava sulla sua stuoia e si trasformava in una libellula dalle ali d’argento, passava attraverso le piccole fessure delle finestre e planava poi verso il cielo stellato e verso la sua libertà.
Ma al mattino il sogno finiva. Sari si alzava e tesseva un tappeto come aveva fatto il giorno prima, e come farà per tutta la vita.