Prosegue la collaborazionecon Il Cavedio sul Corto letterario e l’illustrazione.
Il terzo corto è: “Arriva inaspettata la fortuna” di Rita Fantinato
Diceva spesso il nonno ricordando quell’estate di non aspettare mai la fortuna.
Anche se arrivò nel nostro villaggio, una bella mattina di Luglio.
Il sole era alto e il caldo spaccava la terra, bruciando il raccolto di grano e frumento, solo siccità e miseria erano ciò che quella torrida estate regalava alla nostra piccola comunità.
Guardavano al cielo i paesani, sperando nella pioggia mitigatrice, in quel gesto atavico di cercare nell’azzurro infinito le rondini, foriere di cattivo tempo.
La fame divenne l’incubo peggiore e a poco a poco non avemmo più una briciola di pane, né una crosta di formaggio da dare ai nostri piccoli.
Furono un inno alla speranza le grida dei cuginetti quando trovarono quella magica scatolina di cartone. Conteneva cinque grosse caramelle rosse, bon bon dimenticati da chissà chi, incartate a una a una.
Nella radura del tronco cavo, s’inscenò una festa improvvisata e tutti gli adulti e gli anziani del paese guardarono commossi i piccoli godere di quel regalo che leccavano avidamente mentre gridolini di gioia echeggiavano ovunque.
Arrivò inaspettata la fortuna dopo che la si era tanto attesa e quella sera sembrava meno caldo,e le crepe della terra meno preoccupanti, mentre il cielo stellato, purtroppo faceva presagire un indomani ancora carico di sole.
Scese la notte, dapprima serena e quieta perché i fantasmi della fame s’erano un poco allontanati, ma alle prime luci dell’alba le madri correvano di casa in casa alla ricerca d’aiuto perché i piccoli avevano tutti un gran mal di pancia e la situazione peggiorava e non si sapeva cosa fare, e perché proprio a noi l’idea di morire, che già non sapevamo come sopravvivere…