Nell’era digitale le cene con gli amici si organizzano su Whatsapp e se non c’hai Whatsapp perché non hai fatto in tempo a scaricarlo quando ancora era aggratis, cavoli tuoi: sei fuori!
L’organizzazione di una cena su Whatsapp si trasforma i.n.e.v.i.t.a.b.i.l.m.e.t.e. in un delirio totale nel giro di 2/3 post.
Ascolta me: se qualche amico ti unisce a una chat su whatsapp allo scopo di organizzare una cena in compagnia, fai prima a ordinarti del cinese da asporto, perché tanto la chat potrà sfociare unicamente in un crescendo inarrestabile di proposte-quasi-accettate-ma-poi-si-cambia-idea-all’ultimo-momento-a-causa-del-solerte-attivamento-di-un-numero-infinito-di-proposte-alternative-da-parte-dei-Soliti Rompicoglioni®, sfanculamenti inenarrabili, riesumazione di antichi livori ritenuti morti e sepolti, disvelamento di tradimenti insospettabili, rotture di amicizie nonchédi palle e –soprattutto-nun se magna!
Sappiatelo. Ho perso un intero gruppo di amici a causa di una chat su Whatsapp iniziata nel gennaio del 2011, quando ebbi la malaugurata idea di organizzare un pranzo festivo in un agriturismo del pavese. La situazione andò fuori controllonel giro di 15/16 minuti.
Il pranzo festivo nell’agriturismo pavese si trasformò in un breve giro di post in una grigliata pomeridiana in Brianza. Poi in una pizzata del venerdì in Porta Venezia. Poi in un sushi allyou can eat del giovedì sui navigli. Poi in un aperitivo del mercoledì all’Arco della Pace. Poi in un brunch domenicale in ticinese. Poi in una sciata a Livigno. Poi in una tre giorni all inclusive a Sharm. Poi in un corso di sub a Genova a Pasqua. Poi in un campeggio estivo nel Salento. Poi nell’acquisto collettivo di un resort a Playa del Carmen per cambiare vita in sfregio alla decadente civiltà occidentale.
Il tutto condito da 3 fidanzamenti rotti; 4567 insulti irreparabili, 5 amicizie di una vita finite e 3 rigamenti di auto con chiave.
Dopo 13 mesi di trattative ci si stabilizzò su un capodanno nel Chianti, ma siccome oramai si era nel febbraio del 2012, ho ufficialmente chiuso la chat e ho dato appuntamento a tutti per metà ottobre, di nuovo su Whatsapp, per la tempestiva organizzazione del suddetto capodanno.
Dopodiché, senza dire niente a nessuno, ho cambiato numero di telefono e chissevisto s’è visto!
Il gruppo della chat non l’ho mai più sentito, ma un amico in comune mi ha detto che il capodanno in Toscana è saltato e che dal febbraio del 2013 stanno cercando di organizzare un corso di latinoamericano a Famagosta.
L’organizzazione di una cena su Whatsapp è la riunione di condominio degli anni 2010.
Non so se ridere o piangere, ma sentiamoci pure via chat…