Epoca genitoriale: Mamma Sottomessa Attraverso Bondage
A un certo punto della mia vita, mi sono aggiunta un nome: QuellaDellUltimoMiglio. Non che ne avessi bisogno, di nomi. Già ne ho due, per fortuna di quelli separati da virgole, nel senso che il secondo non deve apparire nei documenti.
Comunque due nomi non mi bastavano, a un certo punto mi sono sentita così tanto QuellaDellUltimoMiglio da ribattezzarmi tale, a quarant’anni. L’ho pensato sotto la doccia, forse ispirata dalla sacra abluzione.
Perché proprio quel nome? No, non sono una vecchia lupa di mare, e neppure partecipo alle maratone anglosassoni, né come tifosa né come sportiva, anche se si può dire che questo nome abbia a che fare con le mie maratone domestiche.
Il terzo nome l’ho preso dalla Telecom. Vi ricordate quando si era all’inizio della liberalizzazione delle aziende telefoniche? Ne spuntavano di nuove che ti facevano il contratto per i servizi, però il fatidico ultimo miglio di connessione, il pezzo di filo che dall’ultima centralina ti arrivava dentro casa, rimaneva misteriosamente di proprietà della Telecom, con canone al seguito.
Be’, a casa mia, io ero la Telecom, quella dell’ultimo miglio.
Se, ad esempio, dopo la spesa chiedevo a mio figlio Son-Tiscali di portare i flaconi di shampoo nel loro armadietto, lui li portava in bagno e li depositava sul piano del lavandino, proprio vicino all’armadietto. Poi arrivavo io, QuellaDellUltimoMiglio, a completare la connessione: apri il mobiletto, afferra i flaconi e riponili all’interno, chiudi mobiletto: connessione completata.
Quando mio marito Husband-Wind portava le bottiglie vuote nel contenitore del vetro, effettuava i dieci metri di connessione dalla cucina al garage, depositando le bottiglie sulla credenza, proprio vicino al bidone. Poi spettava a QuellaDellUltimoMiglio completare la connessione: afferra le bottiglie, apri il contenitore, inserisci le bottiglie, chiudi contenitore: connessione completata.
Anche mia figlia Daughter-Infostrada faceva la sua parte: la biancheria che le chiedevo di riporre nell’armadio la trovavo bella impacchettata sopra il letto. E io, QuellaDellUltimoMiglio, iniziavo la mia parte di connessione: apri cassetto, riponi biancheria, dividi slip, magliette e calzini, chiudi cassetto: connessione completata.
E nessuno che mi abbia mai pagato l’ombra di un canone.
Grazie mamma!